Berlino Est, anni ‘80.
Un uomo scruta dall’altra parte della strada la Lada della Volkpolizei appostata sul marciapiede davanti al suo laboratorio fotografico.
Immagina che gli agenti abbiano già fatto irruzione in casa, due stanze modeste proprio lì, al primo piano. E sa bene perché.
In quegli istanti rivede tutta la sua vita: il trasferimento all’Ovest con la madre quando era ancora un bambino, il liceo, la brillante carriera da fotografo, l’amore per Gala, quel maledetto esperimento, fino alla decisione di tornare all’Est. Poi quel cliente misterioso che qualche settimana prima si era presentato con un rullino da sviluppare. Solo sette scatti, identici: una panchina in un parco di betulle.
Tutto è collegato.
Un romanzo adrenalinico e underground nella Berlino divisa dal Muro in cui balena a tratti la Berlino degli anni ‘30 con un Albert Einstein che comincia a misurarsi col Tempo